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Le autorità americane che tutelano i due istituti finanziari specializzati nell’emissione di mutui Fannie Mae e Freddie Mac (rispettivamente Federal National Mortgage Association e Federal Home Loan Mortgage Corporation) hanno annunciato di voler chiedere a UBS un risarcimento danni da 900 milioni di dollari.

La notizia è stata diramata dalla Federal Housing Finance Agency, l’Agenzia federale del finanziamento immobiliare, che ha parlato di una denuncia già depositata presso il tribunale di New York.
Secondo l’accusa, UBS avrebbe venduto alle due agenzie specializzate nei mutui titoli collegati ai subprime, i crediti immobiliari di cattiva qualità, per un valore di 4.5 miliardi di dollari.
UBS avrebbe venduto i titoli sulla base di una documentazione che conteneva affermazioni false e numerose omissioni. In particolare l’assicurazione che i prestiti immobiliari rispettavano determinati standard, a cominciare dalla capacità dei mutuatari di pagare le rate dei propri debiti. Invece circa 900 milioni di questi prodotti finanziari si sono rivelati inevitabilmente “bad loans”.

La banca è accusata di aver coscientemente raggirato i dirigenti di Fannie Mae e Freddie Mac tra il 2005 ed il 2007, spingendoli ad acquistare prodotti finanziari pericolosi.
La crisi economia del 2008 aveva colpito duramente entrambi gli istituti, che avevano messo in bilancio perdite per 14 miliardi di dollari e in appena 12 mesi avevano visto scendere del 90% il loro valore di Borsa.
Nel settembre 2008 l’allora Segretario del Tesoro statunitense Henry Paulson aveva dichiarato: “Così come sono, Fannie Mae e Freddie Mac pongono un rischio sistemico. Non possono continuare a vivere in questa forma: dobbiamo decidere se devono avere come obiettivo il massimo profitto o il sostegno all’acquisto di case per le famiglie.”