La Banca Nazionale Svizzera ha deciso di ridurre al minimo il tasso direttore, allo scopo di porre fine all’irrefrenabile spinta speculativa sul franco, che sta iniziando a destare serie preoccupazione tra i promotori economici e turistici e addirittura a mietere le prime vittime tra le aziende esportatrici.
Dunque il libor a tre mesi oscilla ora tra lo 0 e lo 0,25%, mentre in precedenza la fascia di oscillazione era fissata tra lo 0 e lo 0,75%.
“La BNS ritiene che il franco svizzero sia massicciamente sopravalutato. L’attuale forza del franco minaccia lo sviluppo economico e aumenta i rischi di una recessione in Svizzera – scrive la BNS.
L’istituto osserva “molto da vicino” gli sviluppi sui mercati delle divise e si tiene pronta a adottare ulteriori misure contro un eccessivo rafforzamento del franco.
La notizia ha immediatamente avuto un effetto positivo nel campo valutario, dove il franco svizzero ha perso rapidamente terreno nei confronti dell’euro e del dollaro USA (che a sua volta si sta mostrando logicamente più debole nei confronti della moneta europea).
Da 1.08 franchi di ieri per un euro, stamani il cambio è salito a 1.10. In leggera ripresa anche il cambio con il dollaro, stamani a 0.77 mentre ieri si attestava a 0.76.
Reagisce bene anche la Borsa di Zurigo, che è passata da quella che sembrava una nuova giornata all’insegna del segno negativo ad un + 0,35%.
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