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Il Consiglio federale si è riunito lunedì in sessione straordinaria per dibattere l’emergenza dell’apprezzamento del franco svizzero nei confronti di euro e dollaro USA.

Durante questa riunione il governo ha elaborato misure urgenti per far fronte a questa situazione inedita? No.
Ha deciso come procedere per arginare l’alto valore della nostra moneta e i suoi influssi negativi sull’industria svizzera di esportazione? No.
In via straordinaria ha pensato di ampliare il potere decisionale di Mister Prezzi perché intervenga subito sull’abbassamento del costo delle merci a seguito dei margini di guadagno straordinari e miliardari dell’industria svizzera di importazione? No.

Niente di tutto questo e niente d’altro. Nella sessione di ieri il Consiglio federale non ha deciso alcunché. Se non che si riunirà nuovamente il 17 agosto per dibattere della questione del franco forte. Lo ha confermato il ministro delle Finanze Johann Schneider-Ammann.
La Cancelleria federale ha comunicato che “Il governo ha analizzato la situazione attuale ed ha discusso di possibili nuove misure. Queste misure dovranno essere adottate al momento opportuno e dovranno avere effetti positivi a medio e lungo termine e non unicamente a breve termine.”

Il governo ha discusso di “possibili” nuove misure da adottare “al momento opportuno”.
Quale sarebbe il momento opportuno se non quello in cui ci troviamo adesso e che dura ormai da diverse settimane?
E come si fa a parlare di “possibili” nuove misure quando queste misure sono da tempo “urgenti ed impellenti”?