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Il Consiglio federale rientra dalle ferie estive e si mette al lavoro per fronteggiare l’emergenza data dall’apprezzamento del franco.
Emergenza che verrà gestita tramite due miliardi di franchi finanziati con l’eccedenza stimata nei conti 2011 della Confederazione.
Miliardi che nell’intento del governo andranno ad aiutare in particolare il settore del turismo e le industrie di esportazione, così come altri settori colpiti dall’apprezzamento del franco svizzero.

Purtroppo, malgrado l’urgenza della situazione la misura non viene applicata in tempi brevi tramite un decreto d’urgenza. Il Consiglio federale ha infatti reso noto che se ne parlerà approfonditamente solamente in autunno.
Un ritardo incomprensibile. Magari in autunno la situazione delle industrie sarà già così deteriorata che 2 miliardi non saranno nemmeno più sufficienti.

Il governo procederà inoltre alla revisione della legge sui cartelli per far beneficiare anche i consumatori dei vantaggi del cambio. Per evitare la tanto temuta bolla immobiliare introdurrà prescrizioni più severe in materia di fondi propri delle banche per i crediti ipotecari.