Malgrado la famiglia Gheddafi avesse già provveduto a ritirare i suoi cospicui fondi dalle banche svizzere (al tempo della vicenda dell’arresto a Ginevra di Hannibal Gheddafi), negli istituti di credito elvetici restano ancora fondi appartenenti all’élite politica e militare libica per un valore di 650 milioni di franchi circa.
Lo ha confermato il SECO, il Segretariato di Stato per l’economia.
I fondi sono bloccati dallo scorso 31 marzo, in osservanza delle sanzioni decise dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che prevedevano anche il divieto di vendita al regime di armamenti e la chiusura dello spazio aereo ai velivoli libici.
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