Ieri alle ore 17:51 locali (le 19:51 in Svizzera) una scossa di terremoto di magnitudo 5,8 gradi sulla scala Richter si è prodotta a Mineral, località nello Stato della Virginia a 140 chilometri da Washington.
L’epicentro, poco profondo, si trova nei pressi della centrale nucleare North Anna Nuclear Power Plant.
La compagnia che la gestisce ha fatto sapere che sta aspettando una valutazione sull’eventuale impatto. Al momento del sisma si è interrotta la fornitura di elettricità; non vi sono danni visibili e la fornitura di elettricità dovrebbe essere ristabilita a breve.
Altre centrali nucleari nella zona dell’epicentro hanno rilevato «fattori insoliti» che costituiscono il livello di allarme più basso, ma stanno funzionando regolarmente.
A Washington la forte scossa ha provocato l’evacuazione della Casa Bianca, del Congresso, del Pentagono e di molti altri edifici.
Una guglia della cattedrale principale della città, la National Cathedral, è crollata nella strada sottostante: molta paura ma nessun ferimento tra i passanti.
Stando a quanto dichiarato dalle autorità municipali si sarebbe inclinato anche il Washington Monument, l’obelisco che sorge vicino alla Casa Bianca.
La stazione centrale è stata evacuata in fretta e furia mentre si aprivano crepe nei muri e sui viaggiatori in attesa cadevano calcinacci dal soffitto.
La scossa è stata avvertita lungo gran parte della costa est del paese. A New York, le scosse hanno indotto molte persone a pensare che fosse in atto un attacco terroristico.
In città la paura di nuovi attacchi terroristici non si è mai completamente spenta e l’allerta è alta soprattutto all’avvicinarsi del decimo anniversario degli eventi dell’11 settembre 2001.
Anche qui la gente si è riversata in massa nelle strade e tutti gli edifici pubblici sono stati evacuati.
La costa est degli Stati Uniti non è una zona sismica. Le ultime scosse di un’intensità superiore a magnitudo 5 si erano prodotte nel 19esimo secolo.
Il pericolo di forti scosse è molto più accentuato lungo la costa ovest. E’ infatti in California che la popolazione è da sempre in attesa del Big One, il terremoto che sarà il più violento di tutti i tempi.