Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/clients/d43697fba9b448981cd8cd1cb3390402/web/content/themes/newsup/inc/ansar/hooks/hook-index-main.php on line 116

A seguito della vicenda Strauss Kahn-Nafissatou Diallo, sul quotidiano francese Le Monde il giornalista Pascal Bruckner esamina il rapporto della società americana con il sesso.

“Appare evidente che l’America del Nord ha con il sesso un evidente problema – scrive Bruckner – Deriva dalla sua eredità protestante. Oltre a questo, l’America del Nord vuole dare lezioni di morale a tutti quanti. Qualificarla di puritana non è sufficiente in quanto è un puritanesimo contorto che coabita con una fiorente industria del porno.
A cosa è servito lo scandalo Strauss Kahn? A condannare l’erotismo per poterne parlare, per sguazzarci durante mesi, con dettagli al limite dell’inverosimile, a evocare rapporti orali, sperma, organi genitali con un’avidità falsamente indignata. Basti pensare con quanta gioia oscena l’avvocato Kenneth Thomson aveva parlato della “vagina aggredita” della sua cliente (sorvolando allegramente sul fatto che la Diallo aveva sempre sostenuto che Strauss Kahn l’aveva forzata ad un rapporto orale, ndr).
L’establishment mediatico statunitense condanna Strauss Kahn e dimentica gli orrori del carcere iracheno di Abou Grahib : grappoli d’uomini nudi ammassati gli uni sugli altri, obbligati a masturbarsi a vicenda sotto gli ordini del sergente Lynndie England.
La tortura esiste ovunque, anche nei paesi democratici, ma simili sevizie sono la specialità di un paese con una concezione malata della sessualità.
L’America che vuole mettere in riga un personaggio di spicco della Francia è lo stesso paese che sta mordendo la polvere e cerca di distogliere l’attenzione dal suo declino.

All’inizio degli anni ’90 ogni professore straniero che entrava nel collegio dei docenti di una università degli Stati Uniti riceveva una lista di norme strette : mai avere un colloquio con una studentessa in un’aula con la porta chiusa, a meno di registrare la conversazione. Mai prendere l’ascensore con una sola studentessa. Mai avere una relazione con una studentessa o un’altra donna della scuola, nemmeno se la relazione è fra adulti consenzienti. Chi trasgrediva veniva licenziato.
Un maccarthysmo morale che criminalizza l’atto amoroso fra eterosessuali. Ogni uomo è un potenziale stupratore, ogni donna è una potenziale vittima. Il complimento è la prima tappa verso la persecuzione, la galanteria un eufemismo per dissimulare una volontà di agire in predatore. Pur scagionato, Strauss Kahn resterà sempre colpevole: uomo bianco, ricco e francese, ossia il simbolo della decadenze della morale europea.

La gogna non riguarda solo i ricchi e famosi. Qualunque cittadino statunitense può essere preso di mira da questa inquisizione democratica. Negli Stati Uniti il tradimento coniugale equivale a tradire la patria, a violare il patto che lega tutti i cittadini.
Sulla costa est del paese c’è un’emissione mattutina che parla dei casi di infedeltà coniugale mischiando anatemi pubblici e umiliazioni per i mariti traditi, ai quali viene suggerito di fare dei test di paternità per essere sicuri che i loro figli non siano di un altro uomo.
Sia chiaro. Lo stupro è un crimine ovunque, le tensioni fra uomini e donne, conseguenti all’emancipazione, permangono e si inaspriscono. Negli Stati Uniti però questa coabitazione sembra essere perennemente a un passo dalla guerra, sotto l’occhio vigile di avvocati che aspettano di vuotare le tasche a coniugi in disaccordo.
L’Europa sembra essere meglio protetta, grazie all’antica cultura del dialogo e alla tolleranza per la debolezza umana.
La speranza è che le testate giornalistiche statunitensi che hanno fatto un linciaggio mediatico ai danni di Strauss Kahn ancora prima di sapere se fosse o meno colpevole, ora presentino le dovute scuse e ammettano i loro errori di giudizio.”