Nafissatou Diallo non è più la benvenuta nel nostro paese. E’ questo il titolo di un editoriale apparso il 24 agosto sul quotidiano New York Post.
“Vittima autoproclamata che ha accusato Dominique Strauss Kahn di violenza sessuale, la donna deve essere rimandata nella sua Guinea natale – si legge – caricata sul primo aereo in partenza appena pronti i documenti d’espulsione.”
Il New York Post ritiene che l’abbandono delle accuse nei confronti di Strauss Kahn dovrebbe aprire le porte ad un processo per spergiuro contro la donna, accusata di aver mentito anche di fronte al Grand Jury il 18 maggio.
Nel corso del procedimento giudiziario è stato scoperto che aveva mentito anche nel 2002, quando aveva fatto domanda d’asilo negli Stati Uniti, inventando di essere stata vittima di uno stupro di gruppo in Guinea.
“Il dossier Strauss Kahn è stato chiuso con l’abbandono di tutti i capi d’imputazione ma resta in sospeso la sorte di colei che ha imbrogliato per avere il privilegio di vivere negli Stati Uniti – conclude l’editoriale.”
Sino ad oggi il procuratore di New York Cyrus Vance non ha mai espresso l’intenzione di portare la donna in giudizio per falsa testimonianza.