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Ampio spazio viene dato stamani sulla stampa cantonale al rapporto del gruppo di lavoro coordinato da Adriano Cavadini che esamina i motivi che hanno portato il PLRT ai pessimi risultati elettorali dello scorso 10 aprile.

Il rapporto non è ancora completo ma già ne emerge una cruda realtà: in un partito dove si sente l’assenza di una guida forte e incisiva c’è bisogno di aria nuova, di concretezza e di un maggiore contatto con l’elettorato.

Come si legge oggi su La Regione, al Comitato cantonale del partito giovedì sera a Sant’Antonino, il presidente Walter Gianora ha parlato di un obiettivo chiaro: rinnovamento.
Un rinnovamento che stando all’analisi del gruppo di lavoro dovrà includere una nuova dirigenza e questo subito dopo le elezioni comunali del 2012.
Un rinnovamento necessario per interrompere l’emorragia di consensi, per tornare allo scopo principale del partito, ossia fare politica.

Il PLRT è descritto come un partito che allo stato attuale è privo di obiettivi, privo di una linea guida, incapace di canalizzare l’attenzione dei suoi aderenti.
Oltre a questo c’è l’aspetto finanziario. Pochi soldi in cassa, “tanto che s’è deciso di concludere l’esperienza iniziata col sito rossoblu.”
“Il gruppo di lavoro – si legge ancora su La Regione – propone un Ufficio presidenziale di 7 membri che deve operare come lavora un Municipio, con precisi compiti assegnati a ognuno dei componenti. Serve poi un segretario politico, per agire con tempestività, ed è opportuno abolire la Direttiva – che era stata reintrodotta solo l’anno scorso – riportando così il potere decisionale in Comitato cantonale.”

Forse perchè ormai privo del suo sito rossoblù per la scarsità dei mezzi finanziari a disposizione, in vista delle elezioni federali il PLRT intende – come scrive ancora La Regione – assicurarsi una visibilità mediatica tramite una collaborazione con il domenicale “il Caffè”.