In vista delle elezioni federali di ottobre, il sindacato UNIA lancia a livello svizzero una campagna contro i pregiudizi verso i lavoratori stranieri e distribuisce cartoline e bandiere da esporre sul balcone di casa.


La Svizzera non può più funzionare senza i lavoratori stranieri, rimarca il sindacato e se queste persone venissero a mancare, a soffrirne sarebbe il funzionamento di molte strutture del nostro paese.
Dai cantieri edili alle case di accoglienza per anziani, passando dagli ospedali (circa il 40 % del personale medico e paramedico è straniero) e sino alla pulizia di uffici, case e quant’altro. E gli esempi sono numerosi.

UNIA deplora il fatto che a questi lavoratori si fa quasi pesare il fatto che stanno lavorando in Svizzera, certo per guadagnare la propria vita ma sicuramente anche per il bene della collettività.
Il sindacato, in collaborazione con altre organizzazioni, auspica un intervento a favore di una campagna elettorale corretta e senza mirare all’emotività delle persone con cartelloni che paventano l’invasione di lavoratori dall’estero.
Il riferimento va tutto ai cartelloni elettorali dell’UDC, l’ultimo dei quali si erge contro “l’immigrazione di massa” che calpesta il suolo rossocrociato.