Il CNT, il Consiglio libico di transizione, ha smentito oggi in maniera formale di aver promesso di attribuire alla Francia il 35% del greggio libico. La notizia di questa assegnazione era stata pubblicata dal quotidiano francese Libération, che citava una lettera del CNT riguardo ad un possibile accordo con il governo francese.
Secondo questa lettera impegni precisi erano stati presi già in aprile. Le cifre riportate corrispondono grosso modo al 35% dei nuovi contratti petroliferi libici. Era indirizzata al Qatar, paese che dall’inizio del conflitto agisce da mediatore tra la Francia e i capi dei ribelli libici. Una copia della lettera sarebbe stata mandata anche ad Amr Moussa, Segretario generale della Lega araba.
Libération sostiene che era stata firmata dal portavoce del CNT, Mahmoud Shammam, il quale ha però smentito.
Interrogato al riguardo, il ministro francese degli Affari esteri Alain Juppé ha detto di non essere mai stato a conoscenza di questa lettera. La stampa non ha peraltro ancora fatto sapere la presa di posizione del presidente francese Sarkozy.
Il CEO di Total, Christophe de Margerie, ha dal canto suo assicurato di non essere mai stato al corrente di un accordo tra le autorità francesi e il CNT per l’attribuzione alla Francia del 35% del greggio libico.
“Il gruppo Total era attivo in Libia prima della rivoluzione – ha dichiarato – La priorità è rilanciare la produzione locale, far ripartire le installazioni di cui eravamo responsabili per aiutare lo Stato libico e il popolo libico a ritrovare una vita normale il più rapidamente possibile.
Ci vorrà comunque del tempo prima che la produzione petrolifera del paese ritrovi la sua piena capacità.”