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Sirous Ammar, direttore della raffineria Tamoil di Collombey-le-Grand (VS) è stato rimosso dalle sue funzioni all’inizio della settimana. La notizia è stata riportata dal sindacato Unia ed è stata confermata da una fonte interna all’azienda.

“Ci troviamo di fronte all’inizio di un processo di transizione rispetto a quanto sta accadendo in Libia – ha dichiarato un portavoce della sezione vallesana del sindacato.
Le 260 persone che lavorano nella raffineria non hanno ancora ricevuto la conferma ufficiale della partenza del direttore. Giovedì mattina diversi responsabili di Tamoil Suisse si sono recati sul posto ma hanno rifiutato di rispondere alle numerose domande dei giornalisti.
Sirous Ammar, 57 anni e origini iraniane, dirigeva il sito di Collombey-le-Grand dal 2008, dopo avervi lavorato come ingegnere per diversi anni.

Ammar non è il primo dirigente di Tamoil che si è allontanato dal gruppo dopo l’inizio della rivolta in Libia. All’inizio di marzo aveva rassegnato le dimissioni Fahad Doha, uno dei sei amministratori di Tamoil (Suisse) SA e di Tamoil SA.
Tamoil Suisse SA dipende dalla casa madre Tamoil Group, di proprietà del gruppo olandese Oilinvest, che a sua volta appartiene ad un fondo sovrano libico, il “Libyan Investment Authority”. Prima della caduta del colonnello Gheddafi, questo fondo era strettamente connesso al regime libico.