Il Consiglio Nazionale ha respinto la richiesta di credito di 70 milioni di franchi utili a ristrutturare un’ala di Palazzo federale. Al Consiglio federale è stato chiesto di studiare misure di ristrutturazione meno care, ha precisato il parlamentare vallesano dei Verdi Christian van Singer.
Il rifiuto è incentrato soprattutto sui costi per l’aggiunta di un livello nel sottosuolo di Palazzo federale, dove troverebbero posto nuove installazioni tecniche, un centro di calcolo e un sistema di riscaldamento a distanza per la sezione amministrativa. La Commissione del Nazionale considera sproporzionato il credito richiesto e domanda l’elaborazione di una variante più economica.
Il veto al credito non è piaciuto al parlamentare UDC del canton Turgovia Hansjörg Walter, che si è espresso a nome della delegazione amministrativa sostenendo che il rifiuto rallenterà i lavori e farà aumentare i costi.
Si tratta di lavori necessari, che permetteranno di guadagnare spazio e di creare 60 nuovi impieghi, ha spiegato la Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf.
Il nuovo livello sotto Palazzo federale rappresenta unicamente una parte dei lavori previsti nell’ala est dal 2012 al 2015. I locali dell’edificio che ospita i dipartimenti federali dell’Economia e della Difesa devono essere restaurati, le installazioni tecniche e i sistemi di sicurezza devono essere sostituiti. Anche l’esterno necessita di un intervento radicale per essere conforme agli standard Minergie.
La rimanenza della richiesta di credito, 150 milioni, non è invece stata contestata. Si tratta di un importo volto a finanziare progetti del portafoglio immobiliare della Confederazione.
Il Consiglio degli Stati deve ancora pronunciarsi al riguardo.
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