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Ora è ufficiale: per l’aggregazione del Circolo delle isole si voterà il 20 novembre.

Il Consiglio di Stato ha finalmente deciso la data, accogliendo la richiesta di votare entro fine novembre avanzata dai petizionisti già lo scorso 16 agosto.
Certo, se la decisione fosse stata più tempestiva sarebbe stato meglio. Ci sarebbe stato più tempo per organizzare le serate informative nei Comuni di Losone, Ascona, Brissago e Ronco prima che i cittadini, già a partire più o meno dal 10 novembre, riceveranno a casa il materiale di voto e potranno votare per corrispondenza.
Non vorrei, infatti, che questa decisione un po’ tardiva funga da pretesto a qualche autorità comunale per invitare la popolazione a votare contro il progetto non per il suo contenuto ma a causa dello scarso tempo a disposizione per informare.

La petizione firmata da oltre 800 cittadini dei quattro Comuni con la quale si chiedeva uno studio di aggregazione (e relativa votazione consultiva) era stata lanciata nel lontano 4 novembre del 2002 (membri del comitato, oltre al sottoscritto, erano il presidente Luca Realini, Pietro Vanetti, Roberto Marazza, Claudio Crivelli, Arrigo Nessi, Roberto Sussigan sr. e lo scomparso Luciano Storelli).
In questi nove anni i cittadini hanno avuto fin troppo tempo per riflettere su vantaggi e svantaggi di un’aggregazione; hanno potuto leggere centinaia di articoli e lettere sui giornali; hanno ricevuto a casa diversi numeri della rivista “Il Comune” edita dal Dipartimento delle istituzioni; hanno potuto partecipare alle serate informative organizzate un paio di anni fa (anche nei quattro Comuni del Circolo delle isole) per la presentazione dello Studio strategico del Locarnese; hanno potuto seguire sui mass media i dibattiti per l’aggregazione della Sponda sinistra della Maggia e meditare sull’esito di quella votazione; e prima di votare avranno occasione di partecipare a serate informative più mirate sul progetto che li riguarda da vicino e di leggere il “Rapporto alla cittadinanza” del Consiglio di Stato che sarà allegato al materiale di voto; inoltre, già da subito, chi lo desidera, potrà leggere lo Studio di aggregazione (allestito in 4 anni di lavoro dai sindaci e da un rappresentante dei petizionisti coordinati da un esperto) pubblicato sul sito dell’amministrazione cantonale (www.ti.ch).
Il cittadino, insomma, è pronto a votare con cognizione di causa, al contrario di quanto pensano alcune autorità.

Nelle buste con il materiale di voto ci sarà pure il preavviso dei Municipi che, forse con la sola eccezione di Losone, si esprimeranno contro il progetto della Grande Ascona.
Mi auguro che anche i Consigli comunali colgano l’occasione per prendere posizione, in modo da avere un quadro più completo. Con l’aria che tira a livello di Municipi non v’è da farsi troppe illusioni sull’esito della votazione, ma io credo in questo progetto e la speranza è l’ultima a morire.
Taluni economisti danno per certo che nei prossimi mesi la Grecia fallirà, provocando una reazione a catena che toccherà anche l’Italia e che avrà gravi conseguenze anche per le nostre banche, il nostro turismo e la nostra economia.
Mi auguro dunque che prima che queste profezie di sventura si avverino i cittadini , che a volte son più lungimiranti dei politici, sappiano cogliere questa opportunità per unire le forze e creare un gran bel Comune di confine con basi finanziarie solide. Ma anche se dalle urne dovesse uscire un NO, a perdere non saranno i petizionisti.
Noi infatti la nostra battaglia l’avevamo già vinta nel 2003, quando consegnammo al Cantone le firme necessarie per avviare la procedura. Difatti il nostro obiettivo principale era quello di consentire ai cittadini di votare sull’argomento e decidere il loro destino.
Ciò che per l’appunto avverrà il 20 novembre. Spero solo che nei Comuni della Sponda destra della Maggia si eviteranno quegli eccessi polemici cui abbiamo assistito nelle recenti votazioni sulla sponda opposta e nelle Terre di Pedemonte, e che si dibatterà serenamente e in amicizia, senza gettarsi addosso fango l’un con l’altro.
Dopotutto non v’è in ballo un divorzio bensì un matrimonio fra Comuni non concorrenziali fra loro ma semmai complementari : lo dice uno che è già stato cittadino di Brissago e di Ascona, prima di trasferirsi a Locarno e poi a Losone.

Giorgio Ghiringhelli
promotore e primo firmatario della petizione per l’aggregazione