La crisi è diventata sistemica, nelle ultime tre settimane si è aggravata e non è più il tempo dei tentennamenti. Si deve agire e si deve agire subito. In caso contrario assisteremo ad un peggioramento irreversibile della situazione.
A dirlo è Jean Claude Trichet, presidente – ancora per poco – della Banca centrale europea, che si è espresso martedì di fronte al Parlamento dell’UE.
“Lo stress sovrano dalle piccole economie è passato a paesi più importanti dell’Unione europea – ha detto Trichet – La situazione è molto grave e per questo abbiamo chiesto ai governi di prendere le decisioni che si impongono. L’Europa è – purtroppo – l’epicentro della crisi mondiale. Da qui il rischio di contagio della crisi dei debiti si è esteso verso Stati Uniti e Giappone.”
La cancelliera tedesca Angela Merkel – che si trova in visita ufficiale in Vietnam – ha ribadito che la Zona euro ha la volontà politica di arginare la crisi dei debiti sovrani.
Al vertice di domenica scorsa a Berlino, lei e il presidente francese Nicolas Sarkozy hanno promesso risposte durature, globali e rapide prima della fine di ottobre, senza tuttavia entrare nei dettagli.
Il loro obiettivo è arrivare al vertice del G20, che si terrà a Cannes, in Francia, il 3 novembre, con un’Europa “unita”.
Lunedì, i leader europei hanno deciso di rinviare al 23 ottobre il vertice previsto inizialmente il 17 e 18 ottobre, per mettere a punto soluzioni utili a fermare il contagio della crisi della zona euro.