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Contro le misure di austerità imposte alla Grecia da Unione europea e Fondo monetario internazionale, decine di migliaia di persone si stanno radunando nelle strade di Atene e di altre città del paese. Nella capitale, la polizia ha caricato con forza i manifestanti che cercavano di occupare la sede del Parlamento.

In un paese che da mesi procede a rilento a causa delle pressioni e degli scioperi di settore, da oggi e per le prossime 48 ore sono chiusi uffici, amministrazioni, banche, stazioni di benzina, musei, ospedali, studi medici, negozi. Scioperano anche gli ispettori fiscali, il personale sanitario, i funzionari dei porti e i marinai, così come i tassisti e gli autisti dei mezzi pubblici.
Una mobilitazione organizzata dai sindacati per protestare contro l’imposizione di nuove misure di austerità, che il governo del premier Georgios Papandreou dovrebbe varare domani in vista del vertice europeo a Bruxelles domenica prossima.
Tra gli interventi più contestati vi è l’annuncio del governo della riduzione per un anno degli stipendi del 60%, per circa 30mila impiegati statali.

Un greco su sei è disoccupato e tra i giovani della fascia 15-24 anni questa proporzione balza al 42% rispetto al 32,6% di un anno fa.
A luglio i disoccupati erano 820mila, a fronte dei 607mila del luglio di un anno fa. Secondo i sindacati i dati effettivi potrebbero risultare anche superiori, con una disoccupazione già oltre il 20%.