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Con lo scopo di sostenere e gestire l’offerta culturale del nuovo LAC, ieri a Lugano è nata la Fonda­zione Lugano per il Polo Culturale. I primi tre membri del suo Consiglio sono il sindaco Giorgio Giu­dici, la municipa­le Giovanna Masoni Brenni e il consigliere di Stato Manuele Bertoli.

Il Con­siglio di Fondazione potrà essere allargato sino ad accogliere un totale di 9 membri. Come si legge oggi sul Corriere del Ticino ne faranno anche parte figure istituzionali, private, rappresentanti del mondo economi­co e mecenati.

“La Cultura – ha dichiarato Giovanna Masoni Brenni – ser­ve a gettare ponti solidali tra Città e Cantone, il cui appoggio per ora è più che altro morale. Anche se molti ac­cordi sono già stati sottoscritti per la gestione museale, ma anche della par­te musicale, eccetera. Il concetto è quello di costruire una «rete» cultura­le ticinese per offrire ancora di più con gli stessi mezzi.
Il LAC sarà una vera e propria Casa della Cultura, che finora non esisteva: non dimentichiamo che nessuna struttura espositiva presente a Luga­no è nata con quello scopo e lo stes­so dicasi per il teatro, sacrificato al Ca­sinò, e la musica, con l’auditorium del­la RSI che ha limiti di capienza.”

“Il Cantone – ha dichiarato il Consigliere di Stato Bertoli – tiene molto al Polo Culturale di Lugano che rappresenta un’offerta rilevante per tutta la Svizzera italiana. Questa col­laborazione darà anche la possibilità di rivedere quegli elementi della po­litica culturale del Cantone che van­no gestiti e coordinati meglio. Il no­stro impegno è comunque nel soste­nere quelle manifestazioni che ora si svolgono al di fuori del LAC ma che potrebbero entrarvi una volta pronta la struttura.”