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Elezioni cantonali aprile 2011: per il Gran Consiglio PLR e PPD con il 45,7% dei voti e 42 seggi su 90, sono scesi per la prima volta abbondantemente sotto il 50% dei voti e dei seggi.
I socialisti con il 15,1% dei voti sono scesi al livello più basso degli ultimi 50 anni. La Lega è arrivata a superare il 30% dei voti
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Inizia con queste considerazioni il commento che l’ex consigliere di Stato Pietro Martinelli firma oggi sul Corriere del Ticino.
“Contemporaneamente la Lega ha conquistato la maggioranza relativa in Consiglio di Stato – scrive Martinelli – dove, considerata la distanza di visione politica che la separa dai rappresentanti di PLR e PS, ha subito cercato, con l’abituale linguaggio offensivo, l’alleanza con il PPD. Tanto hanno pagato nell’immediato il populismo, la demagogia e il razzismo.
Il presidente del PPD ha dichiarato recentemente che questa situazione è irreversibile. Una dichiarazione ispirata non si sa se da rassegnazione o da opportunismo. L’elettore ticinese domenica ha una prima occasione per dimostrare che quella conclusione di Giovanni Jelmini è sbagliata. E, a mio parere, ha tutto l’interesse a farlo.”

Contro la Lega Martinelli scrive che “Il velo di socialità con il quale la Lega cerca di mascherare la propria vera natura in Ticino è puro bla bla e non ha mai portato a nessun risultato concreto.
Chiede a volte cose mal studiate (come la tredicesima dell’AVS), ma poi nega i mezzi per poterle realizzare. Attacca le casse malati ma poi ostacola la realizzazione di una cassa malati unica…
I nostri problemi li dovremmo risolvere espellendo un terzo dei frontalieri, erigendo un muro di cemento alle nostre frontiere e denunciando gli accordi bilaterali salvo poi trovare un accordo con l’Italia per far sì che gli italiani possano continuare a portare i loro patrimoni in Ticino…
Giuliano Bignasca è diventato il politico più importante e corteggiato del Cantone. Conosce bene le arti dello scambio di favori, della seduzione/corruzione e della minaccia ricattatoria o, più semplicemente, della tendenza della maggior parte delle persone a privilegiare il quieto vivere e su questo ha costruito la sua fortuna.”

“Tutto questo è utile per i ticinesi? – chiede in conclusione l’ex Consigliere di Stato socialista, che poi invita ad andare a votare, in quanto il voto è un diritto e un privilegio.
Votare “è il minimo che si possa fare – precisa – per evitare che sia la politica ad occuparsi di te (comunque lo fa) in un modo che magari non ti piace.”