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I nuovi Consiglieri nazionali ticinesi sono stati eletti, ad eccezione dei due candidati del PPD Marco Romano e Monica Duca Widmer: entrambi a 23’979 voti, dovranno attendere il sorteggio del governo cantonale per sapere chi di loro andrà a Berna.

In Consiglio Nazionale la Lega dei ticinesi ha due seggi: Lorenzo Quadri (33’653 voti) e Roberta Pantani Tettamanti (17’057 voti).
Due seggi anche al PLR (che ne ha perso uno rispetto alle votazioni di quattro anni fa). Ignazio Cassis (32’988 voti) e Fulvio Pelli (28’825 voti).
Il PS perde il secondo seggio e vede eletta Marina Carobbio Guscetti (30’651 voti).
Il PPD ottiene due seggi: Fabio Regazzi (27’144 voti) e il vincitore del sorteggio tra Marco Romano e Monica Duca Widmer (come detto, entrambi hanno ottenuto 23’979 voti).
L’UDC ha un seggio, vinto da Pierre Rusconi (18’230 voti).

Per il Consiglio degli Stati, il ballottaggio del 20 novembre vedrà affrontarsi il PPD Filippo Lombardi (che ieri ha ottenuto 45’260 voti), il PLR Fabio Abate (38’438 voti), il socialista Franco Cavalli (35’735 voti), il candidato Indipendente di Lega-UDC Sergio Morisoli (34’235 voti) e Germano Mattei, di MontagnaViva (9’048 voti).

Il serratissimo confronto tra Fulvio Pelli e Giovanni Merlini si è risolto solo in tarda serata, quando i risultati di Lugano hanno dato la vittoria a Pelli, con uno scarto esiguo: 58 voti.
Il commento di Pelli: “Si è trattato di una elezione molto difficile soprattutto a seguito dei duri attacchi personali ai quali sono stato sottoposto proprio nel momento in cui i cittadini cominciavano a votare. E in una simile situazione è difficile intervenire per correggere il tiro.”
Merlini ha dichiarato che il risultato ottenuto va oltre le sue aspettative. Nessuna intenzione di ricorso per la differenza minima di voti.
Il commento di Ignazio Cassis: “Sono andato oltre ogni rosea aspettativa. È bello sapere di essere ripagati per l’impegno e il lavoro svolto sull’arco di quattro anni.”

L’inedita situazione di pareggio tra i candidati PPD Marco Romano e Monica Duca Widmer ha sorpreso praticamente tutti. Anche qui, come per il lieve vantaggio che ha dato la vittoria a Fulvio Pelli, a decidere sono stati i voti provenienti da Lugano.
Il commento di Marco Romano: “Per me è un risultato strabiliante : ottenere quasi 24mila voti la prima volta che ti presenti, è stupendo! … Sono molto felice: ho ricevuto ottimi consensi in tutto il Ticino.”
Meno scoppiettante il commento di Monica Duca Widmer: “Se riuscirò ad andare a Berna sarò contentissima, se non sarà così la vita non cambierà. Ho molti altri progetti nel cassetto.”
E riferendosi al brillante risultato di Marco Romano: “È evidente che, dopo non essere riuscito ad avere un consigliere di Stato, il Mendrisiotto vuole assolutamente un suo rappresentante a Berna. Forse avevo un po’ sottovalutato quanto erano agguerriti.”

Giornata nera per i socialisti, che con il 16.6% delle preferenze perdono un seggio in Consiglio nazionale, riuscendo unicamente a riconfermare l’uscente Marina Carobbio Guscetti, la quale commenta: “Piena soddisfazione personale: il mio risultato è stato ottimo.”
Riguardo al seggio perduto, Carobbio Guscetti ritiene che “Paghiamo la mancata coalizione con i Verdi e ora ci ritroviamo con una sola persona dell’area progressista a Berna, quando la realtà nel nostro cantone è ben diversa.”
Un’opinione sostenuta dalla collega di partito Pelin Kandemir Bordoli, che nel corso del pomeriggio aveva commentato: “Si sta rivelando quanto temevamo, con la conferma di uno spostamento a destra del Ticino. La mancata congiunzione delle liste dell’area progressista porta a questo risultato. Se vi fosse stata la congiunzione, probabilmente avremmo avuto un eletto socialista e uno verde.”

Accuse che il coordinatore dei Verdi Sergio Savoia rimanda sdegnato al mittente: “Ognuno sceglie le strategie psicologiche che più gli aggradano per commentare le vittorie o le sconfitte. Se ai socialisti fa star meglio dare la colpa a noi, meglio per loro. La verità però è un’altra e cioè che il Partito socialista non ha ricevuto abbastanza voti per ottenere due seggi al Consiglio nazionale.”

(Ticinolive/La Regione)