Durante le elezioni federali svoltesi nel fine settimana sono emersi alcuni elementi che lasciano intravvedere una gestione non ottimale delle operazioni di voto.
Non intendiamo qui soffermarci sull’esito elettorale e su un’eventuale riconta che sarà semmai il Tribunale Federale a decretare.
Altri sono gli aspetti problematici per i quali ci rivolgiamo al Consiglio di Stato chiedendogli di prendere posizione rispetto alla gestione delle operazioni di voto, in modo particolare sulla decisione di non rendere obbligatorio l’utilizzo del timbro sulle schede ufficiali, sull’elevata presenza di schede nulle e sulla decisione di non mettere a disposizione le schede facsimili, ma le schede originali nelle settimane antecedenti il voto.
Qui di seguito le domande.
1. Per quale ragione il Consiglio di Stato non ha ritenuto necessario prevedere l’obbligatorietà del timbro sulle schede che gli elettori e le elettrici inserivano nell’urna, come avviene del resto per elezioni cantonali?
2. Nelle elezioni federali del 2007 era risultato nullo lo 0,4% delle schede, mentre nelle elezioni federali del 2011 il dato è quadruplicato attestandosi all’ 1,6%. Come spiega il Consiglio di Stato questo significativo aumento di schede considerate non valide? Ritiene che alle elettrici e agli elettori è stato esposta in maniera adeguata, corretta e chiara la modalità di voto?
3. Per queste elezioni federali, già nelle settimane antecedenti il voto, oltre la scheda che l’elettore/elettrice riceveva al proprio domicilio erano a disposizione delle schede per i partiti o per i singoli cittadini e candidati. Non ritiene il Consiglio di Stato che sarebbe più opportuno, come nel caso delle elezioni cantonali, mettere a disposizione i facsimili e non schede che possono essere utilizzate direttamente per il voto?
4. Per quale ragione in alcuni comuni si può votare al seggio anche senza presentare il certificato che attesta che non si è già votato per corrispondenza mentre in altri no? Quali sono le direttive precise in materia?
Pelin Kandemir Bordoli,
Bruno Cereghetti, Cick Cavalli, Gianrico Corti, Nenad Stojanovic, Fabio Canevascini