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Continua la brutta storia (alla luce delle ultime rivelazioni la si deve chiamare così: una brutta storia) della parità dei voti tra i PPD Marco Romano e Monica Duca Widmer e il conseguente sorteggio che ha dato a Duca Wider il seggio in Consiglio Nazionale.

Come si legge stamani sul Corriere del Ticino, Ares Bernasconi, Davide Buzzi e Giuseppe Cotti hanno presentato i rispettivi ricorsi al Consiglio di Stato : “Vista l’ampiezza del numero di preferenze espresse a favore dei due candidati e l’importanza della carica alla quale essi ambiscono, prima di procedere ad un eventuale sorteggio era perlomeno necessario il riconteggio di tutte le schede a livello cantonale – scrive Davide Buzzi nel suo ricorso, già trasmesso in copia al Tribunale federale.
Giuseppe Cotti dal canto suo riferisce di essere stato presidente all’ufficio elettorale no. 2 di Locarno Centro e di aver constatato in prima persona la difficoltà di interpretazione della validità di numerose schede. Cotti vuole sapere, fra le altre cose, se il cancelliere Giampiero Gianella e altri membri della direzione dei lavori di spoglio erano a conoscenza del sorteggio automatico, e rimprovera al Governo di avere “inammissibilmente” anticipato la decisione su eventuali ricorsi. In via preliminare chiede la ricusa del Governo come istanza decisionale e, in via principale, in caso di accoglimento del ricorso, una nuova elezione; subordinatamente, un nuovo conteggio generale delle schede e, se del caso, un sorteggio manuale.”

Riguardo al cancelliere Giampiero Gianella, menzionato da Giuseppe Cotti, ancora il Corriere del Ticino scrive che “Sulla questione del pareggio in casa PPD nella corsa al Consiglio nazionale e del successivo sorteggio c’è almeno una persona che dalle 21 circa di domenica sera sapeva tutto nel dettaglio. Si tratta del cancelliere Giampiero Gianella che a Bellinzona era a capo del controllo e dell’elaborazione dei dati che giungevano dai Comuni.”

Rispondendo alla domanda del bravo giornalista del CdT Gianni Righinetti “Conferma che il sorteggio è stato effettuato domenica?” il cancelliere Gianella dice : “ È così, ma poi l’esito è stato tenuto in sospeso dato che l’Ufficio di spoglio non disponeva dell’autorizzazione formale ad utilizzare l’applicativo per le elezioni federali.”
Righinetti pone un’altra domanda assai centrata: “Le dichiarazioni degli interessati, Duca Widmer favorevole al sorteggio e Romano per una riconta, fanno planare il sospetto che i due fossero stati informati. Ha la certezza che nessuno abbia riferito ai due quanto «deciso» dal computer?”
E Gianella che risponde: “Bastano due persone a conoscenza di qualcosa per avere un sospetto. In quel momento erano presenti alcuni funzionari della direzione di spoglio che erano cogniti del fatto che lo stop era da considerare in maniera discrezionale. Io mi sono attenuto. Escludo che gli interessati lo sapessero: al momento della comunicazione della necessità di un sorteggio uno dei candidati (Monica Duca Widmer) era in Tv e ha reagito dicendo che il sorteggio andava bene. È avvenuto in contemporanea.”

Lunedì 24 ottobre nel primo pomeriggio riportavamo la notizia : “…Un riconteggio verrebbe considerato anche per risolvere l’insolito caso della perfetta parità tra i due PPD Marco Romano e Monica Duca Widmer: entrambi hanno ricevuto 23’979 voti.
Romano si dice favorevole ad un nuovo conteggio, mentre Duca Widmer preferirebbe l’estrazione a sorte, che se decisa dovrebbe avvenire martedì mattina in Consiglio di Stato.”
E’ davvero difficile non sentirsi presi in giro.