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L’UDC ha peccato di arroganza. E’ quanto sostiene il suo vice presidente Christoph Blocher, che si è lasciato andare ad un esercizio critico contro il suo stesso partito, mettendo in causa una campagna elettorale incentrata sulla lotta contro l’immigrazione di massa.

Intervenendo sul sito web “Teleblocher”, l’ex Consigliere federale ha commentato il risultato del suo partito alle recenti elezioni federali e il calo di consensi, non certo drammatico, che ne è scaturito.
Negli ultimi 20 anni l’UDC ha conosciuto un costante progresso, mentre ora Blocher denota torpore e arroganza: “E’ da presuntuosi puntare a una fetta elettorale del 30%. Abbiamo commesso l’errore di volere troppo.”

In Consiglio Nazionale, dove Blocher è stato eletto il 23 ottobre, l’UDC rimane la prima forza politica ma il partito ha perso 8 seggi, ossia il 2.3% dei suffragi.
L’obiettivo di scombussolare l’ordine al Consiglio degli Stati, dove al primo turno è giunto in terza posizione, non è stato preparato in termini di tattica elettorale.
Blocher assume evidentemente la sua parte di responsabilità e ritiene che nel partito vadano apportati correttivi, non tanto a livello di contenuto quanto piuttosto a livello di stile.

(Fonte: Le Matin.ch)