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Il Consiglio di Stato ha presentato il preventivo dell’anno prossimo con un deficit corrente di quasi 200 milioni di franchi e c’è già chi chiede o chi minaccia di aumentare le imposte per rimediare all’incapacità del Cantone di contenere la crescita della spesa.

Inizia così il commento di Fabio Pontiggia dal titolo “Insensato aumentare le imposte” sull’edizione odierna del Corriere del Ticino. Ne riportiamo qui di seguito alcuni passaggi.

“È allora opportuno vedere da vicino come stanno realmente le cose in fatto di conti pubblici – scrive Pontiggia – non si può infatti pensare di scaricare sui contribuenti responsabilità che stanno altrove.
… L’anno prossimo vi sarà un rallentamento della crescita economica anche in Svizzera… In questo scenario, un aumento delle imposte non solo non avrebbe effetti positivi sul lavoro e sulla propensione delle imprese ad investire e creare ricchezza, ma al contrario accentuerebbe il rallentamento (o la recessione se questa dovesse realmente prodursi).
… L’anno prossimo il Cantone incasserà complessivamente 103 milioni di franchi più di quest’anno. Le entrate correnti raggiungeranno così l’importo più elevato da sempre (fatta eccezione per il 2005, caratterizzato dall’incasso straordinario di 557 milioni di franchi derivanti dalla vendita dell’oro eccedentario della Banca nazionale).
Nel 2012 si sfioreranno i 3 miliardi di franchi già tenendo conto del minore introito sugli utili redistribuiti dalla BNS.
Il gettito delle imposte (che costituisce la fonte principale delle entrate del Cantone) salirà dai 1.615 milioni di franchi del 2011 a ben 1.738 milioni, un primato storico in Ticino.
… l’anno prossimo il gettito di quelle sul reddito e sulla sostanza delle persone fisiche è stimato in ben 845,5 milioni di franchi; quello dell’imposta alla fonte supera per la prima volta (e di gran lunga) i cento milioni, arrivando a 115 milioni di franchi; quello delle imposte sull’utile, sul capitale e immobiliare pagate dalle persone giuridiche sale a 361,1 milioni di franchi; le compravendite immobiliari totalizzano 161 milioni di franchi; anche le imposte di successione e donazioni aumentano leggermente, mentre quelle di circolazione e navigazione veleggiano verso il traguardo dei 120 milioni.
Al Paese non si può chiedere di più. … da noi i ricchi pagano molto e il ceto medio paga già abbastanza, mentre chi ha redditi bassi non paga nulla.
Soffriamo anzi di una scarsa competitività, nel confronto con gli altri Cantoni, per quanto concerne i contribuenti facoltosi: inasprire le aliquote che colpiscono pesantemente i loro redditi sarebbe molto rischioso.
… Chi chiede che le imposte vengano aumentate per coprire il deficit causato dall’eccessivo aumento della spesa pubblica (o chi usa questa ipotesi come minaccia per far digerire ai Comuni gli aggravi a loro carico inseriti nel Preventivo 2012) dovrebbe avere l’onestà di dire quali imposte – secondo questa filosofia – dovrebbero essere aumentate, di quanto e con quali conseguenze sui redditi dei contribuenti toccati.”