Il Credit Suisse opera un’ulteriore riduzione dei suoi effettivi con il taglio di 1’500 posti di lavori a livello internazionale. In questo modo saranno risparmiati 800 milioni di franchi.

Una misura che si aggiunge a quella che a luglio aveva visto la soppressione di 2’000 collaboratori, di cui 500 in Svizzera.
Questo nuovo programma di risparmio sarà attuato entro la fine del 2013. Lo indica la banca martedì in un comunicato. I tagli avverranno principalmente nell’Investmente Banking delle sedi estere.
Il Ceo della banca, Brady Dougan, ha spiegato che nel terzo trimestre – dove è stato realizzato un utile netto di 683 milioni di franchi – il Credit Suisse ha operato in un contesto difficile, segnato da un grado di incertezza elevato, un debole volume d’affari della clientela e un’estrema volatilità del mercato.