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Atene non riceverà più alcun aiuto sino al referendum, che il governo greco avrebbe previsto per il 4 dicembre. Lo hanno annunciato ieri a Cannes – dove è in corso il summit del G20 – la Cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Nicolas Sarkozy e la presidente del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde. In questo modo, ritengono alcuni analisti, i tre dirigenti intendono far pressione sulla Grecia affinchè opti per la permanenza nella Zona euro.

Il primo ministro greco Giorgos Papandreou ha innescato una situazione che sarà difficile da risolvere, scrive il giornale economico della Repubblica Ceca Hospodářské noviny : “Il principale problema è l’ego offeso del tandem Sarkozy-Merkel. Tutte le loro reazioni possono essere ridotte a un denominatore: “Come ha osato, Papandreou, farci questo? A noi, che abbiamo buone intenzioni nei suoi confronti!”
I due hanno convocato ieri a Cannes il premier greco affinchè spiegasse loro le sue intenzioni e come intende procedere nell’immediato futuro
… Una reazione che si può capire. Si saranno detti “All’ultimo summit di Bruxelles abbiamo discusso per ore, abbiamo tirato l’alba, non abbiamo dormito, siamo riusciti a confezionare qualcosa di accettabile e adesso lui ci fa questo.” Ce n’è abbastanza da essere infuriati.
Si può tuttavia capire la posizione del primo ministro greco, che ogni giorno, da mesi, deve far fronte ad una Grecia in rivolta. Sarkozy e Merkel non capiscono, si sentono traditi e si chiedono “Perché?”.
Una rigidità, la loro, che non pone le basi per giungere ad un compromesso ragionevole.”