La giustizia tunisina si è espressa a favore dell’estradizione verso la Libia del 70enne ex primo ministro libico Baghdadi Al Mahmoudi.
Una decisione che gli avvocati difensori hanno definito illegale, in quanto approvata da un governo che dopo le elezioni dello scorso 23 ottobre ancora non è stato ufficialmente insediato.
La richiesta di estradizione era giunta dal nuovo governo provvisorio libico. Al Mahmoudi era stato arrestato in Tunisia lo scorso giugno per entrata illegale nel paese.
Processato e prosciolto dalle accuse ora si trova in una prigione vicino a Tunisi in attesa di essere trasferito a Tripoli, dove lo attende un processo che per lui si annuncia assai critico.
In Libia l’ex primo ministro è considerato “il terzo tiranno”, dopo Muammar e Saif al Islam Gheddafi.
Il tribunale di Tunisi ha precisato che non vi è alcuna possibilità di ricorso in quanto la decisione è definitiva.
Amnesty International aveva dichiarato venerdì scorso che se Al Mahmoudi “rientrerà in Libia potrebbe essere esposto a rischi elevati, alla tortura, ad un processo scorretto, addirittura ad un’esecuzione sommaria.”
