Il movimento di protesta contro la corruzione della finanza, Occupy Wall Street prosegue la sua marcia attraverso il paese, spostandosi dalle grandi città verso le zone rurali, a riprova che a indignarsi c’è anche l’America profonda.

Uno dei tratti caratteristici del movimento di protesta Occupy Wall Street è che va oltre qualsiasi definizione: i suoi raduni sono organizzati a New York, Chicago, Washington e Philadelphia e in località i cui nomi sono sconosciuti ai più : Pocatello (Idaho), Kalamazoo (Michigan), Boaz (Alabama) o Bethany Beach (Delaware).
Le idee politiche espresse vengono modificate a dipendenza del luogo in cui si svolge la contestazione, ma questo non pregiudica lo spirito del movimento.

“Da tempo sono convinto che ci sarà un cambiamento soltanto se vi sarà una mobilitazione generale – dice Tom Ballock, 62enne residente a Birmingham nell’Alabama.
Sostiene il movimento su Internet e nella strada. A volte sono soltanto un paio di persone che si trovano a protestare davanti a una banca ma, come racconta Ballock, gli automobilisti che passano manifestanto il loro sostegno suonando il clacson o facendo cenni con la mano : “Ci sono anche quelli che ci dicono di andare a cercarci un lavoro, ma il movimento suscita molto interesse anche in uno Stato conservatore come l’Alabama.”

A livello nazionale, Occupy Wall Street non ha ancora coinvolto il 99% della popolazione che dice di rappresentare.
Il mese scorso un sondaggio realizzato dal canale televisivo CBS News e dal New York Times rivelava che il 43% degli americani sostiene il movimento, mentre il 27% si è detto contrario.
Il che significa che circa un terzo della popolazione non ha un’opinione in merito. E’ a questi indecisi che si rivolge Occupy Wall Street, che non vuole essere visto soltanto come una forza perturbatrice ma anche come una vera organizzazione, capace anche di informare, di organizzare riunioni e soprattutto di portare cambiamenti.

(Fonte : USA Today)