“In Italia c’è una selva di privilegi corporativi, siamo tutti con gli artigli tesi a difendere i nostri privilegi. Questo dà a tutti la sensazione di non essere penalizzati rispetto agli altri, ma manda a fondo la barca Italia”
– Mario Monti, presidente del Consiglio incaricato di formare il nuovo governo italiano (dichiarazione del 26 settembre 2011)

“La Spagna è più avanti nel processo di ripartenza politica ed economica volto a padroneggiare la crisi. L’Italia è più indietro perché non c’è stato neppure il minimo riconoscimento di responsabilità da parte del governo.”

Lo scorso 30 ottobre Monti dichiarava che “L’euro non è in crisi. In questi 12 anni, e ancora attualmente, l’euro non manifesta nessuno dei due sintomi di debolezza di una moneta. È stabile in termini di beni e servizi (bassa inflazione) ed è stabile (qualcuno direbbe, anzi, troppo forte) in termini di cambio con il dollaro. Gli attacchi speculativi ci sono, spesso violenti. Ma non sono attacchi contro l’euro.”

Interrogato riguardo al premier Silvio Berlusconi, il 16 ottobre scorso Monti faceva le seguenti considerazioni: “Devo riconoscere che, spesso richiesto all’estero di giudizi sul presidente Berlusconi e sul suo governo, non ho mai assecondato le colorite espressioni usate dai miei interlocutori nel formulare la domanda. Ho sempre sottolineato che se c’è un “problema Berlusconi” deve essere un problema di noi italiani, che l’abbiamo democraticamente eletto tre volte.”

(Fonte: La Stampa.it)