“Abbiamo mandato l’uomo sulla Luna, ma non abbiamo ancora capito quale funzione abbia lo sbadiglio”, dice il coautore della ricerca Gary Hack, della School of Dentistry della University of Maryland di Baltimora.

La ricerca di cui si parla in un interessante articolo apparso su National Geographic Italia è quella che cerca di capire perchè sbadigliamo.
Perchè siamo stanchi? Perchè ci annoiamo? No, il motivo sarebbe (il condizionale è d’obbligo) il raffreddamento del cervello per rimanere vigili e sull’attenti. Infatti, per poter rimanere efficiente il cervello – assai sensibile alla temperatura – ha bisogno di essere al fresco.
La ricerca sostiene che sbadigliare permetterebbe l’espansione e la contrazione a soffietto delle pareti del seno mascellare, favorendo l’immissione di aria nel cervello e abbassandone la temperatura.
Il seno mascellare è il più grande dei quattro seni paranasali, cavità situate all’interno delle ossa del cranio.

Dagli studi eseguiti è risultato che la temperatura cerebrale s’innalza poco prima dello sbadiglio poi inizia a calare per mutare in seguito alla temperatura pre-sbadiglio. Il che suggerisce che lo sbadiglio sia innescato da un incremento nella temperatura cerebrale e che quindi favorisca il raffreddamento del cervello.
I ricercatori sostengono che capire la funzione dello sbadiglio potrebbe aiutare a diagnosticare una serie di patologie mediche come l’epilessia e l’emicrania, che quando si manifestano sono sovente precedute da un eccesso di sbadigli.

Curiosità: Il ghepardo spesso sbadiglia prima di partire all’attacco della preda, quasi fosse un modo per incamerare l’ossigeno necessario all’imminente sforzo fisico. L’ippopotamo sbadiglia in segno di minaccia, per intimidire l’avversario mostrando i suoi grandi denti. Per l’uomo, sbadigliare è un atto estremamente (e curiosamente) contagioso.