Lo scandalo delle transazioni fraudolente che ha coinvolto UBS nelle ultime settimane potrebbe portare alla riorganizzazione della politica di remunerazioni della banca. È quanto scrive il Wall Street Journal, riportando le dichiarazioni di Sergio Ermotti, presidente della direzione generale di UBS.

Le perdite derivanti dalle operazioni non autorizzate presso la sede londinese della banca avevano causato perdite per circa 2,3 miliardi di dollari. Inoltre, lo scorso ottobre i dati trimestrali dell’istituto avevano suscitato delusione : pur superando le attese degli analisti, gli utili complessivi si sono attestati a 1,02 miliardi di franchi, in calo del 39% su base annua.

Al centro dell’attenzione c’è l’Investment banking: con un passivo da 560 miliardi, la percentuale degli utili destinata ai pagamenti superava il 90%. Malgrado questo e con la previsione del taglio di 3’500 posti di lavoro, i bonus milionari dei dirigenti erano stati confermati.

Sergio Ermotti prevede un cambiamento di rotta : “In questo momento, l’unica materia di discussione per la nostra banca è il modo in cui si possono rivedere le riserve destinate ai bonus sulla base della perdita da 2,3 miliardi di dollari – ha dichiarato.

(Fonte: Valori.it/Wall Street Journal)
I tagli potrebbero essere pari al 10% del totale dei bonus.