Un nuovo patto di stabilità di bilancio e la revisione del trattato franco-tedesco del 1963 sarebbero allo studio per il summit europeo del 8 e 9 dicembre, scrive lunedì 28 novembre il quotidiano francese La Tribune : “Tic tac, tic tac… Il cronometro che misura le possibilità di sopravvivenza dell’euro è implacabile.”

“Venerdì, dopo l’insuccesso del summit di Strasburgo tra Sarkozy, Merkel e il nuovo premier italiano Monti, le tensioni sul debito di Italia e Spagna hanno raggiunto il punto di non ritorno. I debiti di questi due Stati raggiungono livelli tali da far presagire scenari di insolvenza alla moda greca.
Il Belgio, la cui infinita instabilità politica è stata di recente sanzionata dall’agenzia di rating statunitense Standard & Poor’s, segue da vicino lo stesso percorso.

La situazione è critica. La rarefazione del credito, il credit crunch, minaccia sia il finanziamento delle imprese sia quello dei deficit pubblici.
Per uscire da questa situazione si guarda alla Banca centrale europea, che venerdì avrebbe acquistato parte del debito italiano e spagnolo, senza però riuscire ad evitare l’aumento dei tassi d’interesse.
Dall’inizio della crisi in Grecia, oltre al sostegno illimitato alla liquidità delle banche, la BCE ha dovuto acquisire quasi 200 miliardi di euro di obbligazioni di Grecia, Italia, Portogallo e Spagna ma questo non ha fatto altro che rallentare l’inevitabile esplosione dello spread dei tassi.”