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A dirlo sono le valutazioni della piattaforma di trading Sigma X, la più nota dark pool della banca statunitense Goldman Sachs, considerata un indicatore molto affidabile.
Infatti cinque mesi fa, quando i titoli di debito italiani erano attorno al 3% e non al 7% attuale, le contrattazioni che avvenivano in questa piattaforma indicavano che a breve l’Italia avrebbe avuto un “effetto Grecia”, come infatti è stato.

Contro la Gran Bretagna gioca senz’altro il fatto che è il paese con il più alto rapporto debito/Pil complessivo, ossia governo, società, famiglie.
Senza dimenticare la valutazione dell’agenzia di rating Fitch, che “pone dubbi sulla capacità delle finanze del Regno Unito nell’assorbire shock economici e finanziari, che risulterebbero in un continuo aumento del debito, con il paese ormai allo strenuo delle forze per mantenere la AAA”.
Le previsioni di crescita si attestano allo 0,7% nel 2012 e al 2,1% nel 2013. Un indubbio peso sulla performance economica e sulla capacità di eliminare il deficit strutturale entro il 2015.

A rendere inutili le misure di austerità del governo britannico (contro le quali oggi scioperano 2 milioni di dipendenti pubblici) è l’atteso calo della crescita, che entro il 2015 porterà l’indebitamento netto del settore pubblico al 78% del Pil, 8% in più di quanto stimato in precedenza.
Il debito governativo dovrebbe salire al 94%, contro proiezioni di Fitch del 83% della Germania e il 92% della Francia.

(Fonte: Wall Street Italia.com)