Gabriele Gendotti era stato contattato più di un mese fa riguardo a una sua eventuale disposizione a candidarsi alla presidenza del PLRT, in sostituzione di Walter Gianora. Ora che le dimissioni di Gianora sono effettive, l’ex Consigliere di Stato si dice pronto per mettersi a disposizione del partito.
In un’intervista odierna sul quotidiano La Regione, Gendotti si definisce uomo schietto, fermo nei valori in cui crede, uno che di fronte alle difficoltà non si tira da parte, che rispetta chi la pensa in modo diverso.
Gendotti assicura che “Se sarò io presidente, per prima cosa sceglierò quattro vicepresidenti fra i 25 e i 40 anni, di tutte le aree, per prepararli al futuro. Da lì dovrà uscire il nuovo presidente.” Non evita comunque di rilevare la difficoltà dell’eventuale futura presidenza: “Quello che mi si prospetta è un compito ingrato.”
Commenta poi con soddisfazione l’uscita di Idea Liberale dal PLRT: “È un buon punto di partenza per ritrovare una certa unità e del resto già lo si vede. Non si può pretendere di appartenere a un partito e far poi campagna, a maggior ragione in un ballottaggio, per il candidato del partito avversario.”
Gendotti ritiene che il partito abbia problemi soprattutto nel Sottoceneri, mentre nel Sopraceneri la sua situazione è migliore. Ribadendo la necessità di una riorganizzazione interna, assicura che se verrà eletto presidente assumerà “il compito di non tollerare più negli organi del partito che si personalizzino i problemi a scapito di un’attenzione ai contenuti.”