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Il Consigliere nazionale UDC Hansjörg Walter non è deluso per non essere stato eletto, ma esprime rammarico per il gruppo parlamentare e per il partito, che non è riuscito a realizzare la volontà di concordanza nella composizione del governo.
Stamani aveva personalmente deciso di ritirare la sua candidatura dopo la rielezione di Widmer Schlumpf e di non attaccare il seggio di Johann Schneider-Amman né i due seggi socialisti.
Il poter decidere singolarmente come agire era stato concordato con il partito al momento della sua candidatura.

Ueli Leuenberger, presidente dei Verdi, ritiene – come altri esponenti politici – che l’UDC abbia agito in maniera caotica e per questo va biasimato : “L’UDC ha fatto di tutto per non ottenere il secondo seggio – ha dichiarato Leuenberger – E sono convinto che il partito in realtà non volesse un secondo Consigliere federale.”

Ueli Maurer, ministro UDC rieletto ha commentato la rielezione di Eveline Widmer Schlumpf dichiarando che “Oggi non è una buona giornata per il paese… Il partito si riprenderà, siamo abituati a lottare e lotteremo.”

“L’UDC voleva ristabilire la concordanza. Quello che potevamo fare era presentare i nostri due candidati – ha dichiarato Toni Brunner, presidente dell’UDC nazionale – Eravamo pronti a questo risultato. Il più grande partito svizzero ha un solo seggio in governo e il PBD, che rappresenta poco più del 5% dell’elettorato ne ha anche uno. La Svizzera ha oggi un governo di coalizione.”
Riguardo al passaggio all’opposizione, Brunner ha detto che l’UDC si considera libero di agire come ritiene meglio e che la questione verrà discussa all’assemblea dei delegati del 28 gennaio.

“Malgrado il rischio di una sorpresa sempre presente non ho mai avuto paura – ha dichiarato Fulvio Pelli, presidente del PLR svizzero – Abbiamo due eccellenti Consiglieri federali, capaci di restare solidi malgrado fossero da tempo sotto pressione. Questo spiega il risultato odierno.”

Alain Berset, friborghese di 39 anni, è il nuovo Consigliere federale. Subentra all’uscente Micheline Calmy Rey.
Lui stesso si è detto sorpreso dal risultato ottenuto e dall’importante scarto di voti già al primo turno con l’altro candidato socialista, il Consigliere agli Stati vodese Pierre-Yves Maillard. I segnali della vigilia lasciavano infatti presagire uno duello più serrato.

Pierre-Yves Maillard ha espresso rammarico per le aspettative deluse del canton Vaud, che gli ha manifestato grande sostegno “Ma il risultato è chiaro e non serve discutere. Sono contento di aver partecipato a questa avventura. Ho condotto una campagna elettorale chiara, senza giochi di gruppo. Ho fatto proposte che sono state discusse e che continuerò a difendere. A titolo personale non sono amareggiato. La mia attività agli Stati è appassionante, le elezioni cantonali si avvicinano e la battaglia continua.”

La presidente del PS vodese, Cesla Amarelle ritiene che le lobby farmaceutiche, delle telecomunicazioni e delle casse malati abbiamo fatto pressione in seno al PLR per far eleggere Alain Berset.
Considera incomprensibile la strategia dell’UDC : “I democentristi impediscono al PS di avere una vera finale tra Berset e Maillard e permettono l’elezione di uno dei promotori dell’esclusione di Christoph Blocher dal governo, nel 2007.”