Avevamo previsto il cambiamento di rotta, all’ultimo momento, del presidente a vita della Lega dei ticinesi. È l’espressione dell’ennesimo tentativo di arrampicarsi sui vetri di fronte all’evidente incapacità di portare soluzioni a problemi che il suo movimento ha contribuito, in maniera importante, a generare.
Dopo aver parlato per anni di casse piene, ecco il conto presentato a chi ha predicato a soli scopi elettorali ogni domenica la politica assurda e contraddittoria fondata su più spese e meno entrate. Anche il tentativo di far mancare all’ultimo momento il preannunciato sostegno al Preventivo 2012 e al rapporto di maggioranza redatto dal prossimo presidente leghista del Gran Consiglio, dimostra il totale disinteresse nei confronti delle cittadine e dei cittadini chiamati a subire le conseguenze della mancanza di una base legale per tutta una serie di spese.
Il PLRT non è più disposto ad accettare gli attacchi da parte del presidente della Lega Giuliano Bignasca nei confronti della direttrice del DFE Laura Sadis, cui si rimprovera alla fine di fare bene, e rispettando la collegialità, il proprio lavoro. A maggior ragione dopo che la Lega dei ticinesi, quale partito di maggioranza relativa in governo, aveva rifiutato all’inizio della legislatura di assumere la direzione del DFE con uno dei suoi due Consiglieri di Stato.
Allo stesso modo il PLR prende atto delle posizioni sempre più divergenti fra Giuliano Bignasca e gli esponenti eletti più in vista del suo partito, fra i quali il futuro presidente del GC e l’attuale Presidente della Commissione della gestione Michele Foletti e i due Consiglieri di Stato Marco Borradori e Norman Gobbi, che in Gran Consiglio si sono espressamente distanziati dalle urla di Monte Boglia.
Il PLRT si aspetta ora anche una presa di posizione chiara degli altri partiti di governo nei confronti dell’iniziativa fiscale della Lega dei ticinesi che peggiorerebbe le già precarie finanze cantonali di altri 200 milioni e quelle dei Comuni per circa 150 milioni di franchi.
Il PLRT auspica che si possa andare presto alle urne per votare su questa iniziativa popolare dal cui esito dipenderà in gran parte la politica del Cantone dei prossimi anni, non solo finanziaria, ma anche economica e sociale .
Partito liberale radicale ticinese