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Per il secondo anno consecutivo il Municipio di Lugano ha deciso la chiusura di via Magatti, una centralissima arteria che permette il deflusso del traffico in uscita dal centro Città, per insediare delle bancarelle natalizie.
Tramite lettera firmata un cittadino, in suo recente sfogo sul Corriere del Ticino, ha reso pubblico e evidente il malumore di molti luganesi relativamente a questa reiterata iniziativa.

Condividendo in toto le osservazioni e le perplessità contenute in questo testo, che alleghiamo in calce e ci permettiamo di fare nostre, poniamo i seguenti quesiti:
1. Non vi sono altre zone pedonali a disposizione per allestire le bancarelle che oggi bloccano via Magatti e tutto il traffico veicolare? Non è possibile sfruttare altri spazi, quali ad esempio il Parco Ciani o Piazza Castello?
2. Non ritiene il Municipio di aver già fatto sopportare gravi inconvenienti agli automobilisti luganesi con l’inizio dei lavori del PVP? Era opportuno, soprattutto in periodo natalizio, congestionare il flusso veicolare bloccando il Centro Città e, ad esempio, l’accessibilità alle caselle postali della posta principale?
3. Il caos viario creato ha danneggiato i negozi del centro? Secondo il Municipio, rendendo più difficoltoso il flusso veicolare cittadino, non si spinge la gente a dirigersi verso i grandi centri commerciali di periferia dotati di parcheggi gratuiti? Quale indotto e quali ricadute ha apportato questa chiusura? Qual’è il parere dei commercianti a questo proposito?
4. Quanto costa il dispositivo di gestione del traffico messo in atto per paralizzare il Centro città? Ci riferiamo evidentemente agli agenti privati o della polizia comunale attivi sul territorio?

Il gruppo UDC: Marco Chiesa, Eros Mellini, Alessandra Noseda

Lugano nel caos per il mercatino

Vorrei pubblicamente ringraziare il Municipio di Lugano per la brillante decisione di sbarrare al traffico per il secondo anno consecutivo la via Magatti per piazzarvi quattro o cinque bancarelle del mercatino natalizio.
Si tratta di un graditissimo dono natalizio (non richiesto) agli automobilisti luganesi che dopo aver pazientemente sopportato i notevoli disagi creati dai vari cantieri del PVP e del Centro di calcolo adesso devono pure sottoporsi ad una vera e propria tortura per entrare ed uscire dal centro cittadino.
Altro che festeggiare il Natale: la brillante pensata ha già anticipato i tempi della Pasqua, vista la vera e propria via crucis cui è sottoposto l’automobilista in questi giorni.
Ma scusate, con tutte le zone pedonali a disposizione, ossia via Nassa, il quartiere Maghetti, piazza Dante tanto per citarne alcune, è mai possibile che si debba piazzare le suddette bancarelle proprio su una via di transito fondamentale per uscire dal centro verso l’accesso autostradale di Lugano sud già sufficientemente congestionato?
Quali sono le motivazioni se non quelle di creare ulteriore caos viario? Perché ad esempio non sfruttare gli spazi verdi all’interno del parco Ciani per creare un vero mercatino natalizio come Dio comanda? Oppure perché non piazzarle in via Nassa? Forse perchè creano fastidio alle boutique griffate?
Ci si rende conto che la soluzione scelta con tanta leggerezza oltre a creare un caos totale danneggia pure i negozi del centro, a tutto vantaggio dei grandi centri commerciali di periferia dotati di parcheggi gratuiti?
In effetti chi decide di venire in città per gli acquisti natalizi, data la situazione creatasi, ci penserà su a lungo prima di farvi ritorno. Non parliamo poi dei costi per la gestione manuale del traffico tramite agenti privati o della comunale, visto che i semafori diventano inutilizzabili.
Agli automobilisti non resta altra soluzione che quella di portare pazienza fino all’Epifania che, come da proverbio, tutte le feste porta via. Agli elettori luganesi invece la speranza di poter ricambiare il «gradito» regalo con un bel po’ di carbone nella calza delle prossime elezioni comunali.

Lettera firmata, CdT, sabato 17 dicembre 2011