Il quotidiano britannico Sunday Times scrive che dopo il downgrade da parte di Standard & Poor’s di 10 banche spagnole, il Ministero degli esteri di Londra ha accelerato la messa a punto del piano per evacuare gli espatriati britannici dalla Spagna (dove sono circa 1 milione) e dal Portogallo (circa 50mila) nel caso in cui il sistema bancario dei due paesi dovesse crollare.


Il timore è rivolto al blocco dei fondi che questi espatriati hanno nelle banche spagnole e portoghesi. Sarebbero, come il resto della popolazione, impossibilitati a prelevare denaro e rischierebbero di perdere la casa, se le banche chiederanno il rimborso dei prestiti.
Secondo fonti interne il ministero si sta preparando a uno scenario che prevede migliaia di britannici disperati accampati negli aeroporti, senza soldi e in attesa di poter rientrare in patria.

Tra le soluzioni predisposte vi sono evacuazioni di massa, con l’invio di aerei, navi e bus nella penisola iberica e la concessione di prestiti d’emergenza. Nonostante le banche spagnole e portoghesi garantiscano i depositi fino a 100mila euro, le filiali limitano i prelievi di contante per evitare che la gente ritiri l’intero capitale e se ne vada all’estero.
La comunità britannica residente in Spagna è già stata messa in stato d’allerta.