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Il Consiglio federale ha proceduto nel corso del mese di novembre 2011 alla nomina di tre membri nel Consiglio di amministrazione della FINMA, in sostituzione di due membri dimissionari.

Accanto ai due banchieri già presenti nel CdA della FINMA, il dott. Eugenio Brianti e Charles Pictet, si affianca ora il prof. Eddy Wymeersch, di nazionalità belga, già attivo professionalmente per il governo belga, la Commission bancaire, financière et des assurances belga, la Commissione europea, la Banca Mondiale e il Global Corporate Governance Forum. Attualmente è presidente del Public Interest Oversight Board di Madrid.
Il percorso professionale del prof. Eddy Wymeersch è indubbiamente di tutto rispetto e non vi sono dubbi sulle sue competenze tecniche.
Ciò che invece non lascia indifferenti è la nomina di una personalità di nazionalità belga in un importante organo quale il CdA della FINMA, in particolare in riferimento all’ambito sensibile in cui l’autorità di vigilanza opera, ad i suoi rapporti con le banche elvetiche e alla stretta confidenzialità cui sono tenuti i suoi membri in relazioni ad alcuni dossier “scottanti” e all’atteggiamento dell’Europa finanziaria nei confronti del nostro Paese.

Chiedo pertanto al lodevole Consiglio federale:
Su quali basi questa scelta è avvenuta?
Non si ritiene più opportuno far capo a personalità del mondo finanziario svizzero?

Pierre Rusconi
Consigliere nazionale UDC