“L’Uruguay è un paese accogliente. Abbiamo spazio per vivere, il nostro territorio è poco popolato e la nostra terra è fertile.” Lo slogan non è uno spot pubblicitario, ma arriva direttamente dal presidente uruguaiano José Mujica.
Ogni volta che visita un paese vicino, Mujica rinnova il suo invito. In un momento dove la crisi mondiale spinge molti paesi a chiudere le frontiere, il presidente dell’Uruguay pensa che solo una grande ondata di migrazione latino-americana possa sostenere la crescita del paese sul lungo termine.
Mujica sta elaborando i dettagli di un progetto di legge per aumentare la popolazione locale di almeno 1.5 milioni di persone. La popolazione attuale è di circa 3.5 milioni di abitanti, con una densità di 20 abitanti per km2.
Il governo non vuole attirare migranti che verrebbero a lavorare per mandare soldi alle famiglie all’estero, ma intende piuttosto aprire le porte a nuclei famigliari al completo, con l’intenzione di dar loro la doppia nazionalità.
Mujica vuole negoziare con i paesi confinanti (Argentina, Paraguay e Brasile) accordi migratori per accogliere una popolazione in prevalenza giovane e disposta a vivere nelle zone rurali. Dal 2006 la popolazione dell’Uruguay ristagna e si concentra soprattutto sulla costa atlantica e nei centri urbani, mentre invece le campagne restano deserte. Il fenomeno preoccupa dal lato demografico ma anche da quello dell’occupazione, con le aziende che mancano di manodopera.
(Ticinolive/Les Echos.fr)