Il primo ministro turco Erdogan ha reagito con estrema durezza a una legge votata dal parlamento francese, che rende punibile la negazione del genocidio armeno (anno 1915). Erdogan ha accusato il presidente Sarkozy di agire per bassi motivi elettorali e per odio contro i musulmani e i turchi.

“La Francia dovrebbe occuparsi dei massacri da lei stessa perpetrati in Algeria! – ha esclamato Erdogan. Secondo il premier turco si trattò di vero e proprio genocidio: dal 1945 in poi il 15% della popolazione algerina sarebbe stato ucciso dai francesi.

Lasciando da parte ogni remora diplomatica, il premier turco non ha esitato ad attaccare personalmente Sarkozy: “Il presidente domandi a suo padre, che combatté nella Legione straniera, che cos’ha fatto in Algeria.”
Tuttavia Pal Sarkozy, interpellato in proposito, ha negato di essere mai stato in Algeria.
Da Praga, dove partecipava alle esequie di Vaclav Havel, il presidente francese ha replicato: “La Francia decide sovranamente circa le sue leggi e non deve chiedere il permesso a nessuno.”

La legge votata giovedì 22 dicembre dalla Camera dovrà essere approvata anche dal Senato. Essa prevede che la negazione di “genocídi ufficialmente riconosciuti” sia punibile con una pena detentiva fino a un anno e con una multa sino a 45.000 Euro.
Le relazioni tra i due Stati si trovano oggi ad essere – sul piano diplomatico, politico e economico – gravemente compromesse.

(Fonte: TagesAnzeiger)