“La dirigenza iraniana è malsana.” Con queste parole, Mitt Romney, ex governatore del Massachusetts e candidato alle primarie dei Repubblicani per le elezioni presidenziali del 2012, ha dato il tono alla sua politica estera in Iran, qualora verrà scelto dagli elettori.


“Credo che l’Iran tenti, ancora una volta, di costruire un impero del male, fondato sulle risorse del medio Oriente – ha spiegato Romney, aggiungendo che siccome non ha accesso ai dossier segreti del governo, non può ancora dire quale politica adotterebbe per mettere fine alle ambizioni nucleari presunte dell’Iran, ma ha evocato misure tendenti a decapitare il regime iraniano, a eliminare la minaccia militare dell’Iran.
Romney si è detto in disaccordo con il presidente Obama quando questi affermava che gli Stati Uniti hanno interessi comuni con ogni paese. “Ci sono paesi malvagi – ha dichiarato – vi sono persone il cui obiettivo è sottomettere e reprimere gli altri.”

Quando mancano due settimane ai caucus dell’Iowa, in questo Stato l’ex governatore ha ripreso vantaggio sugli avversari nella corsa all’investitura delle primarie.
Con il 25% delle preferenze, Romney si è piazzato davanti al candidato del Texas Ron Paul, che si attesta al 20% e davanti al favorito a livello nazionale Newt Gingrich, ex presidente della Camera dei rappresentanti, che ha raccolto il 17% delle preferenze.