Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat e presidente della casa automobilistica americana Chrysler è al centro di numerose polemiche per aver pianificato il lancio negli Stati Uniti della Fiat 500 senza aver dapprima operato una strategia di marketing adeguata e senza aver curato a sufficienza i requisiti tecnici del veicolo.
Marchionne aveva stimato una vendita annua di almeno 50’000 auto negli USA, in Messico e nel Canada. Dal lancio lo scorso marzo e sino alla fine di ottobre, le Fiat 500 vendute in questi paesi sono state poco più di 21’000.
Un insuccesso che sarebbe imputabile non tanto alla crisi economica quanto piuttosto al lancio di un modello inadatto al mercato americano.
Decine di rivenditori americani che hanno firmato un contratto di esclusiva con il gruppo Fiat si trovano in serie difficoltà per gli impegni finanziari divenuti insostenibili.
La National Highway Traffic Safety Administration ha assegnato alla vettura un rating sulla sicurezza di 3 stelle su 5, un dato che incide pesantemente sulle vendite già insoddisfacenti.
4 stelle su 5 sono state assegnate sulla sicurezza della Fiat 500 in un incidente frontale e in caso di capottamento, mentre 2 stelle su 5 è la nota negli incidenti con impatto laterale.
Si tratta dei peggiori rating in assoluto assegnati finora negli Stati Uniti a un nuovo modello di auto.
(Fonte: Wall Street Italia.com)