Sono improntati a un sano e pur incoraggiante realismo gli auspici d’inizio anno di Eveline Widmer Schlumpf, presidente della Confederazione per questo 2012.
Riportiamo qui di seguito alcuni passaggi del suo discorso alla nazione.
Al popolo svizzero la presidente Widmer Schlumpf chiede di:
1. Unire le forze, sfruttare le capacità a disposizione per affrontare un 2012 che si annuncia ricco di sfide.
2. Mettere da parte il solito atteggiamento disfattista e avere fiducia nel Consiglio federale, che anche se di questioni aperte ve ne sono moltissime e di soluzioni semplici non ve n’è praticamente neanche una,
farà il possibile per risolvere i problemi, sostenere le imprese e i lavoratori svizzeri.
3. Ragionare ad ampio raggio: il 2012 non sarà facile per la Svizzera ma nemmeno in Europa e nel resto del mondo se la passeranno tanto bene. Dunque, vediamo di non lamentarci troppo.
4. Restare uniti per combattere e risolvere le difficoltà che non mancheranno. Fosse magari un appello alla Svizzera d’Oltralpe e ai romandi, affinchè cessino di considerare il Ticino come la ruota di scorta del paese.
Anche in un’occasione importante come quella del discorso d’inizio anno, la Consigliera federale responsabile delle finanze è rimasta fedele al suo stile: asciutta, pratica, seria, di poche e ponderate parole.