La Corea del Nord, con il suo nuovo leader Kim Jong-un, è un buco nero. E’ l’opinione di Jean-Luc Domenach, ricercatore presso il Centro di studi delle relazioni internazionali ed esperto in questioni internazionali sull’Estremo Oriente.

Esprimendosi sul quotidiano economico francese Les Echos, Domenach ritiene impossibile prevedere cosa succederà nella Corea del Nord dopo la morte di Kim Jong-il e il passaggio dei poteri al giovane figlio, Kim Jong-un : “Questo paese è un buco nero e i suoi dirigenti formano una corte sanguinaria.
Kim il-sung e suo figlio Kim Jong-il erano per metà pazzi, pronti a far uccidere chiunque per un semplice capriccio; sembrava di essere nella Roma antica dell’imperatore Nerone.

E’ difficile sapere se Kim Jong-un, l’erede designato, saprà imporsi, se avrà la capacità di dirigere un regime alla rovina, la cui unica forza è il fatto che nessuno desidera la sua caduta.
Vi è un interesse nel mantenere la divisione della penisola coreana. I cinesi perchè possono così giocare a turno con l’una o l’altra delle due Coree, i giapponesi perchè hanno paura della concorrenza coreana, essendo i coreani grandi e abili lavoratori, i russi perchè la penisola coreana così divisa è uno dei rari luoghi al mondo dove hanno voce in capitolo e gli americani perchè regolarmente hanno complicazioni con i loro alleati della Corea del Sud, uno dei paesi più nazionalisti al mondo.”