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L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato il rating sul debito sovrano di nove paesi dell’Unione europea : Italia, Spagna, Francia, Austria, Portogallo, Cipro, Malta, Slovacchia e Slovenia.
A seguito del downgrade, adesso questi Stati rischiano di pagare interessi maggiori sui titoli dei bond governativi, perchè verranno considerati a rischio.

La Germania non è stata toccata dal provvedimento che in pratica ha colpito metà della Zona euro e mantiene il suo rating di tripla A, massima fiducia.
L’Italia si trova adesso con un rating di qualità media, BBB+ (dal precedente A), lo stesso livello di affidabilità di paesi come Colombia e Perù.
La decisione di S&P – attesa da settimane – è stata comunicata ufficialmente solo nella tarda serata di venerdì, ma anticipata e data per certa fin dal pomeriggio, penalizzando l’andamento delle principali Borse europee.

La perdita della tripla A è uno choc per Nicolas Sarkozy. Qualche settimana fa il presidente francese aveva detto “se la Francia perde la tripla A sono morto”. Una morte politica, un concreto rischio di essere sconfitto alle elezioni presidenziali di primavera.
La nota della Francia è scesa a AA+, con prospettiva negativa. Gli osservatori economici ritengono vi sia una possibilità su tre che a breve seguirà un ulteriore downgrade.
La tripla A francese era la chiave per accedere a prestiti a interessi vantaggiosi, ma da lunedì la situazione sarà diversa. Alla riapertura dei mercati la Francia non sarà più considerata affidabile sul debito e proprio lunedì il governo dovrà cercare di ottenere 8.7 miliardi di euro nell’ambito di una emissione di prestiti a breve termine.