La banca privata sangallese Wegelin & Co. ha sospeso dalle sue cariche e dalle sue funzioni il socio accomanditario Christian Hafner, direttore della filiale di Zurigo. Lo comunica la banca stessa per bocca della sua portavoce. Ciò accade in relazione alle recenti vicende americane, per le quali tre collaboratori della Wegelin si trovano in stato d’accusa a New York.

La direzione della Wegelin “deve procedere con la massima obiettività, al fine di valutare per il futuro le possibili varianti commerciali. “La sospensione di Hafner” così prosegue la dichiarazione “facilita il lavoro di conduzione della banca ma non vuol essere in alcun modo un giudizio preventivo di colpevolezza”.

Ai primi di gennaio tre alti funzionari della Wegelin – la cui età è compresa tra i 41 e i 51 anni – sono stati accusati a New York di avere elaborato un piano al fine di sottrarre al fisco statunitense una somma complessiva di 1,2 miliardi di dollari.

I fatti sarebbero accaduti tra il 2005 e il 2010. I clienti sarebbero stati aiutati a costituire società fittizie nel Liechtenstein, a Panama e a Hongkong.
Nell’accusa si parla anche di un socio dirigente. Non è tuttavia designato per nome e non risulta incriminato; viene solo indicato come complice.

Secondo fonti bene informate della Paradeplatz gli averi offshore americani amministrati dalla Wegelin ammontano a 1,2 miliardi.
Sospendendo Hafner – commenta un esperto di contenziosi bancari – la banca sangallese punta a concludere un accordo con la giustizia americana, così da evitare il concretizzarsi di un atto d’accusa formale.

(Fonte: TagesAnzeiger)