Venerdì 27 gennaio il sindaco di Firenze Matteo Renzi annuncerà i risultati della ricerca, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, dell’affresco di Leonardo da Vinci “La Battaglia di Anghiari”.
La pittura murale era stata realizzata fra il 1503 e il 1505 e il grande maestro l’aveva lasciata incompiuta a causa dell’inadeguatezza del procedimento pittorico
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Nel 1567 la decorazione del salone venne rifatta da Giorgio Vasari (1511-1574), pittore e architetto toscano.
Vasari decorò la parete del grande salone con la “Battaglia di Scannagallo”, un omaggio alla vittoria dei fiorentini sull’esercito franco-senese, nella battaglia che si svolse a Pozzo della Chiana, vicino ad Arezzo, nel 1554.
A tutt’oggi non è chiaro se Vasari realizzò il dipinto distruggendo quanto rimaneva della Battaglia di Anghiari oppure coprendo l’affresco incompiuto con nuovo intonaco, addirittura celandolo sotto una nuova parete.

La ricerca, promossa da Maurizio Seracini, lo studioso che da anni sostiene che l’affresco perduto di Leonardo si trova dietro l’opera di Vasari, era iniziata nel novembre scorso con la collaborazione di un’equipe del National Geographic.
I risultati che saranno annunciati domani faranno luce su un mistero che dura da quattro secoli.

Immagine 1: il disegno realizzato da Leonardo tra il 1503 e il 1505 della Battaglia di Anghiari
Immagine 2: la Battaglia di Scannagallo, di Giorgio Vasari