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Il Comitato cantonale dei Giovani UDC Ticino ha preso posizione su quattro temi federali in votazione il prossimo 11 marzo, rimandando alla prossima riunione la discussione sul decreto federale concernente il disciplinamento dei giochi in denaro a favore dell’utilità pubblica.

I Giovani UDC raccomandano di bocciare l’Iniziativa popolare “Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie” e l’iniziativa popolare “6 settimane di vacanza per tutti”, di approvare l’Iniziativa popolare “sul risparmio per l’alloggio” e di bocciare la nuova legge federale sul prezzo fisso dei libri, contro cui il partito nazionale ha lanciato il referendum unitamente ad altre forze politiche.

Con due soli astenuti, i Giovani UDC Ticino hanno bocciato l’iniziativa “Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie” lanciata dal Franz Weber in quanto, fissando al 20% la quota massima di abitazioni secondarie, essa risulta eccessivamente restrittiva.
Inoltre, la revisione della legge sulla pianificazione del territorio entrata in vigore il 1° luglio dello scorso anno prende già in considerazione misure che vanno nella direzione auspicata dagli iniziativisti, senza incidere troppo sulle autonomie comunali, chiedendo ai comuni di limitare la costruzione di abitazioni secondarie, senza fissare un tetto massimo ma incentivandone l’occupazione abitativa; inoltre la legge vuole promuovere l’industria alberghiera e le abitazioni primarie a prezzi moderati.

All’unanimità, i membri del Comitato cantonale dei GUDC hanno poi bocciato l’iniziativa lanciata per garantire sei settimane di vacanze per tutti, al posto delle attuali quattro previste dalla legge. Se a prima vista l’iniziativa può far gola a tutti i lavoratori, in realtà essa nasconde problematiche non da poco, che andrebbero ad incidere sull’economia del nostro Paese.
Si calcola infatti che una settimana di vacanze in più corrisponde a circa il 2% dei costi salariali: in totale con l’accettazione dell’iniziativa si raggiungerebbe un aumento di ben il 4% dei costi. Questi costi comporterebbero numerosi problemi, in particolare alle aziende di piccola-media entità, che in alcuni casi si troverebbero costrette a ridimensionare la propria attività e a ridurre il personale per evitare questi costi supplementari.
I Giovani UDC preferiscono che siano le singole aziende a fissare il numero di settimane di vacanze concesse ai propri dipendenti, o eventualmente che queste vengano regolate mediante i contratti collettivi di lavoro in vigore in alcuni settori. Non sono poi rari i casi di datori di lavoro che garantiscono già più giorni di vacanze rispetto a quanto previsto dal Codice delle Obbligazioni.

Sempre all’unanimità, i Giovani UDC ticinesi sostengono l’iniziativa sul risparmio per l’alloggio che prevede la possibilità di accantonare fino a 15’000 franchi per dieci anni, che potranno essere dedotti dal reddito imponibile ed essere in seguito utilizzati per l’acquisto di un’abitazione primaria, o fino a 5’000 franchi per dieci anni utilizzabili per migliorie edilizie volte alla protezione dell’ambiente o al risparmio energetico.
Siccome la proprietà è un importante diritto di ogni cittadino, quest’iniziativa non può che raccogliere il nostro sostegno: grazie al risparmio per l’alloggio sarà possibile acquistare una proprietà abitativa con meno sforzo, e senza intaccare il capitale di cassa pensione, il cui utilizzo porterebbe poi ad una riduzione della rendita di vecchiaia. Nel caso in cui il risparmio per l’alloggio fosse impiegato per migliorie all’abitazione, esso sarebbe un incentivo all’utilizzo di energie alternative e a misure di risparmio energetico, soprattutto alla luce della decisione emozionale del centro-sinistra di abbandonare l’utilizzo del’energia nucleare senza aver prima proposto delle alternative concrete ed economiche.

Infine, e nuovamente all’unanimità, i Giovani UDC raccomandano di bocciare la legge federale sul prezzo fisso dei libri; allo stesso tempo hanno deciso di partecipare attivamente alla campagna di votazione tramite la presenza di un proprio membro nel comitato ticinese che combatterà tale legge.
Questa legge liberticida di un importante settore del mercato permetterà alle case editrici e agli importatori di fissare autonomamente i prezzi e di imporli alle librerie. Non vi è alcuna garanzia che con questa legge i prezzi scenderanno, al contrario il cartello avrà degli effetti nefasti sul settore e decreterà la fine delle piccole librerie.
Il consumatore elvetico sarà inevitabilmente spinto all’acquisto di libri in librerie al di fuori della Svizzera oppure ordinando online da commercianti esteri. I libri elettronici sono poi espressamente esclusi dalla nuova legge e sfuggono al prezzo fisso; non vi è alcun dubbio che essi verranno venduti a prezzi molto più vantaggiosi.

Giovani UDC Ticino