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Dove sono andati a finire i 203 miliardi di euro al tasso dell’ 1% che le banche italiane hanno ricevuto in prestito dalla Banca centrale europea lo scorso dicembre, partecipando all’asta che ha messo a disposizione cospicue iniezioni di liquidità?

203 miliardi: abbastanza di che rivitalizzare l’economia italiana ma che invece sono stati usati solo per salvaguardare gli interessi del settore, denunciano sul sito di economia Wall StreetItalia.com Elio Lannutti, senatore dell’Idv e Rosario Trefiletti : “Rappresenta l’ennesimo scandalo l’erogazione di 203 miliardi di euro alle banche italiane al tasso dell’1% da parte della Banca centrale europea, non finalizzati a far ripartire l’economia con tale abbondante liquidità, per assecondare le richieste di credito alle piccole e medie imprese strozzate o alle famiglie indebitate, ma per compiere lucrose plusvalenze con il riacquisto delle proprie obbligazioni bancarie, già garantite per 7 anni, dal decreto Salvabanche.
… le virtuose banche italiane hanno potuto fare affidamento su una ingente massa di liquidità e continuano a praticare tassi sui mutui più elevati della media europea (4,60% in Italia, contro 3,93% nella media Ue).”

Lo scorso 20 gennaio, in base il quotidiano economico britannico Financial Times aveva stimato in 110 miliardi il prestito che la BCE aveva concesso alle banche italiane.