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Durante una serie di colloqui in Cina lo scorso novembre, il cardinale Paolo Romeo, arcivescovo di Palermo, avrebbe parlato di un complotto per uccidere il Pontefice entro la fine di questo anno.
Il portavoce della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, ha dichiarato : “Talmente incredibile che non si può commentare.”


Fa impressione leggere su un documento strettamente confidenziale e riservato che l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo prevede con certezza la morte del Papa entro novembre del 2012, si legge sul portale Il Fatto Quotidiano: “L’appunto è anonimo e reca la data del 30 dicembre del 2011. Il Cardinale colombiano Darío Castrillón Hoyos lo ha consegnato al segretario del Papa a inizio gennaio.
Nel giro di qualche giorno Benedetto XVI ne è stato informato e da metà gennaio la Gendarmeria Vaticana sta effettuando indagini per capire cosa abbia fatto e con chi abbia parlato l’arcivescovo Romeo in Cina, in quali circostanze ha parlato del complotto contro il Papa.

Il documento è scritto in lingua tedesca. Nel primo paragrafo si ricostruisce il viaggio in Cina effettuato dall’arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo: influente, estroverso, di famiglia ricca, ha 73 anni e dal 2010 è Cardinale nel Concistoro.
“Nel 2011 il Cardinale Romeo si è recato con un visto turistico a Pechino, dove, di fatto, non ha incontrato nessun esponente della Chiesa Cattolica in Cina, bensì uomini d’affari italiani, che lavorano a Pechino e alcuni interlocutori cinesi.
A Pechino il Cardinale ha dichiarato di essere stato inviato personalmente da Papa Benedetto XVI per proseguire, i colloqui avviati dal Cardinale Dario Castrillón Hoyos. Ha affermato di essere l’interlocutore designato del Papa per occuparsi delle questioni fra la Cina e il Vaticano”.

Stando a quanto si legge sul documento, a Pechino il Cardinale Romeo avrebbe annunciato che Papa ha solo altri 12 mesi da vivere … Ha aggiunto che dopo la morte di Benedetto XVI il Cardinale Angelo Scola verrà eletto Papa.
Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi, ha così espresso la posizione ufficiale del Vaticano : “Mi sembra una cosa talmente fuori dalla realtà e poco seria che non voglio nemmeno prenderla in considerazione. Mi sembra incredibile e non voglio nemmeno commentare”.

Un atteggiamento di totale negazione dei fatti che appare discutibile perché il documento pone quesiti importanti non solo sulla salute e la sicurezza del Papa ma anche sulla situazione in cui versa la Chiesa.
Benedetto XVI è il capo di una delle religioni più diffuse sulla terra. Per i cattolici (1,2 miliardi al mondo) è il custode della dottrina e – al di là della veridicità delle affermazioni contenute nell’appunto – questo testo deve essere portato all’attenzione dell’opinione pubblica.
Una lettera simile è una questione che non può restare confinata nelle mura del Vaticano.”